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Sanitario e Ospedaliero

Lo smaltimento rifiuti sanitari richiede una corretta identificazione e gestione dei rifiuti ospedalieri, in ogni fase del processo.

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La gestione o lo smaltimento dei rifiuti sanitari sono disciplinati dal DPR 254/2003 a norma dell’articolo 24, L.179/2002.

Tale decreto impone che i rifiuti sanitari vengano gestisti in modo da ridurne al minimo la pericolosità per l’ambiente e la salute umana. Questo avviene anche nell’ottica di incentivare tutte le pratiche di riciclo, reimpiego e il recupero, limitando così lo smaltimento.

Per seguire tali indicazioni chi si occupa della gestione dei rifiuti, in questo caso l’operatore socio sanitario (OSS) deve essere adeguatamente formato circa le modalità di separazione dei rifiuti e di scelta preliminare dei materiali. Ad esempio è opportuno che i rifiuti assimilabili agli urbani vengano raccolti mediante le comuni norme della raccolta differenziata.

In una struttura sanitaria possiamo trovare molteplici tipologie di rifiuti, che possono essere raggruppati, come indicato nel decreto già citato, in questo modo:

  • i rifiuti sanitari non pericolosi;
  • i rifiuti sanitari assimilati ai rifiuti urbani (es. rifiuti da attività di ristorazione o giardinaggio);
  • i rifiuti sanitari pericolosi non a rischio infettivo;
  • i rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo;
  • i rifiuti sanitari che richiedono particolari modalità di smaltimento;
  • i rifiuti da esumazioni e da estumulazioni, nonché i rifiuti derivanti da altre attività cimiteriali, esclusi i rifiuti vegetali provenienti da aree cimiteriali;
  • i rifiuti speciali, prodotti al di fuori delle strutture sanitarie, che come rischio risultano analoghi ai rifiuti pericolosi a rischio infettivo, con l’esclusione degli assorbenti igienici.

I rifiuti sanitari non pericolosi comprendono i materiali taglienti inutilizzati, farmaci scaduti e sostanze chimiche di scarto.

I rifiuti sanitari pericolosi non a rischio infettivo comprendono tutti i rifiuti pericolosi provenienti da strutture sanitarie non contaminati. Il DPR 254/2003 include in questa categoria gli oli lubrificanti dei macchinari, le batterie al piombo utilizzate dai generatori e alcuni medicinali pericolosi.

I rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo comprendono tutti i rifiuti che “provengono da ambienti di isolamento infettivo nei quali sussiste un rischio di trasmissione biologica aerea”, che “siano venuti a contatto con qualsiasi liquido biologico secreto od escreto dei pazienti isolati”, che siano contaminati da liquidi biologici infetti, oltre ai rifiuti provenienti da attività veterinaria contaminati da agenti patogeni per l’uomo o per gli animali o che siano venuti a contatto con qualsiasi liquido biologico secreto od escreto per il quale esiste un rischio di patologia trasmissibile attraverso tali liquidi.

Vengono classificati come rifiuti sanitari che richiedono particolari modalità di smaltimento tutti i farmaci scaduti, i medicinali citotossici, alcune parti anatomiche e le sostanze stupefacenti.

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    Sterilizzazione e smaltimento rifiuti sanitari a rischio infettivo

    Tutti i rifiuti a rischio infettivo devono essere sterilizzati prima di essere smaltiti. Per agevolare il processo di gestione rifiuti sanitari gli impianti di sterilizzazione possono essere ubicati all’interno della struttura sanitaria stessa. Gli impianti di sterilizzazione che si trovano all’interno delle strutture sanitarie non necessitano di autorizzazione prevista dagli articoli 208 e 209 del D.Lgs. 152/2006, ma possono essere utilizzati solo per i rifiuti prodotti dalla struttura sanitaria stessa, di cui fanno parte anche le strutture fisicamente distanti, ma che fanno capo ad essa. L’attivazione degli impianti deve essere denunciata ai competenti uffici provinciali che ne eseguono le verifiche periodiche. Oltre alla tenuta dei registri di carico e scarico dei rifiuti, gli impianti di sterilizzazione devono tenere anche un registro progressivamente numerato in cui vengono indicati il numero identificativo del ciclo di sterilizzazione, la data, la quantità dei rifiuti sottoposti a sterilizzazione e la tipologia degli stessi. La movimentazione e il deposito temporaneo che precedono lo smaltimento rifiuti sanitari infetti sono soggetti a specifiche norme di imballo:
    • i rifiuti sanitari a rischio infettivo non taglienti o pungenti devono essere inseriti in un imballo che può essere anche flessibile, riportante la dicitura “rifiuti sanitari a rischio infettivo” e il logo di riferimento del rischio;
    • i rifiuti sanitari a rischio infettivo taglienti o pungenti devono essere inseriti in un imballo rigido e resistente a lacerazione , che riporta la dicitura “rifiuti sanitari a rischio infettivo taglienti e pungenti”;
    • entrambi gli imballi devono essere inseriti in un ulteriore imballo esterno rigido, che a differenza dei due precedenti può essere riutilizzato a seguito di disinfezione. Anche questo imballo deve recare la scritta “rifiuti sanitari a rischio infettivo”.
    I rifiuti sanitari sterilizzati possono essere movimentati, temporaneamente depositati e trasportati mediante l’utilizzo di appositi imballi monouso anche flessibili, che riportano la dicitura “rifiuti sanitari sterilizzati” e la data di sterilizzazione. Le altre disposizioni applicate sono le stesse che riguardano i rifiuti speciali non pericolosi.

    Smaltimento farmaci scaduti

    Particolare attenzione meritano i farmaci scaduti, i quali contengono principi attivi che possono inquinare la discarica. Inoltre, gli antibiotici possono incrementare la proliferazione di alcuni virus e microbi pericolosi per l’ambiente e per la salute dell’uomo.

    Il corretto smaltimento dei farmaci scaduti prevede l’incenerimento o l’inertizzazione in contenitori ermetici.

    Smaltimento altre tipologie di rifiuti in ambiente ospedaliero

    All’interno delle strutture ospedaliere vengono generate anche altre tipologie di rifiuti speciali.

    Le apparecchiature e le strumentazioni elettroniche in dotazione ai vari reparti, oltre ai comuni pc, stampanti e telefoni devono essere correttamente smaltiti come RAEE.

    Inoltre, nelle strutture sanitarie, ospedaliere e di accoglienza in generale sono presenti documenti sensibili dei pazienti, come cartelle cliniche e fogli di trattamento sanitario che non possono essere avviati allo smaltimento come rifiuti assimilabili agli urbani, ma devono essere avviati a distruzione nel rispetto della vigente normativa sulla privacy.

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    Offriamo una gamma completa di servizi per la gestione, il trasporto e lo smaltimento o recupero dei rifiuti speciali. 

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    Il metodo Gasparetti
    01
    In base alle tue esigenze e ai rifiuti tipici della tua azienda scegliamo contenitori e operazioni di stoccaggio idonee.
    02
    Organizziamo il ritiro e il trasporto dei rifiuti dalla tua sede ai nostri depositi.

    03
    All'inerno del nostro impianto procediamo alla divisione dei vari materiali.

    04
    Analizziamo i materiali che costituiscono i rifiuti e scegliamo la destinazione più idonea.