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Edile
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Lo smaltimento rifiuti edili è una fase sostanziale per le imprese edili. Gasparetti supporta la tua azienda in tutto il processo di gestione del rifiuto edile.

Gestiamo i rifiuti della tua impresa edile
Conosciamo le esigenze della tua impresa edile e ti supportiamo per la gestione dei tuoi rifiuti

Lo smaltimento rifiuti edili è una fase essenziale e delicata del processo di gestione dei rifiuti da cantiere. Per questo Gasparetti ha deciso di supportare le aziende in ogni fase della gestione, dall’identificazione del rifiuto all’avvio dei processi di smaltimento e recupero dei materiali da cantiere.

I rifiuti speciali provenienti da un cantiere edile rientrano principalmente nel codice CER 17 (Rifiuti delle operazioni di costruzione e demolizione), ma possono essere ricompresi anche altre tipologie, come ad esempio i rifiuti da imballaggi.

Va inoltre sottolineato che i rifiuti da costruzione sono totalmente diversi dai rifiuti da demolizione e ristrutturazione, in quanto questi ultimi presentano un’elevata disomogeneità di materiali.

Per questo è necessario individuare bene gli oneri dei produttori di rifiuti edili, le possibilità di riuso dei materiali che non necessitano di recupero o smaltimento e le opportunità offerte dalla demolizione selettiva.

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    Smaltimento rifiuti edili: oneri dei produttori dei rifiuti

    Il produttore di rifiuto ha l’obbligo di identificare il rifiuto mediante codice CER e gestire il deposito temporaneo con la tenuta del registro di carico e scarico dei rifiuti fino all’avvio del rifiuto a recupero e smaltimento con compilazione del formulario di rifiuto (FIR).

    Oltre a questo il produttore o detentore del rifiuto ha l’onere di verificare l’iscrizione all’Albo del trasportatore incaricato della movimentazione del rifiuto, l’autorizzazione del gestore dell’impianto di conferimento e l’avvenuta ricezione della 4° copia del formulario controfirmata entro 3 mesi o di dichiarare la mancanza di ricezione alla Provincia di competenza.

    Un solo errore o leggerezza in uno di questi passaggi può comportare al produttore o detentore del rifiuto da cantiere. Per questo è necessario affidarsi ad aziende di comprovata professionalità e competenza come Gasparetti, che si avvale di partner fidati e specializzati.

    Smaltimento rifiuti edili: il riuso dei materiali da demolizione

    Alcuni materiali da demolizione, come le terre e le rocce, se non contaminate, possono essere riutilizzate all’interno del processo produttivo dell’impresa edile senza essere avviate al recupero o allo smaltimento.

    Questa pratica risulta essere di notevole importanza per l’economia dell’impresa, ma può essere praticata solo seguendo delle procedure adeguate nel corso della demolizione e separazione dei materiali.

    Smaltimento rifiuti edili: : demolizione selettiva

    Il processo di recupero dei rifiuti provenienti dalla demolizione è un processo difficoltoso e costoso, se i materiali non vengono separati sin dalle prime operazioni mediante la demolizione selettiva.

    In Italia, purtroppo, il metodo di demolizione selettiva è poco diffuso e le aziende sono poco organizzate per l’applicazione di queste operazioni. D’altro canto va detto che solo una demolizione selettiva permette di recuperare o addirittura riutilizzare una notevole quantità di materiali da demolizioni.
    Questa pratica risulta essere di notevole importanza per l’economia dell’impresa, ma può essere praticata solo seguendo delle procedure adeguate nel corso della demolizione e separazione dei materiali.

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    Offriamo una gamma completa di servizi per la gestione, il trasporto e lo smaltimento o recupero dei rifiuti speciali. 

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    Il metodo Gasparetti
    01
    In base alle tue esigenze e ai rifiuti tipici della tua azienda scegliamo contenitori e operazioni di stoccaggio idonee.
    02
    Organizziamo il ritiro e il trasporto dei rifiuti dalla tua sede ai nostri depositi.

    03
    All'inerno del nostro impianto procediamo alla divisione dei vari materiali.

    04
    Analizziamo i materiali che costituiscono i rifiuti e scegliamo la destinazione più idonea.

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    Cura della persona
    Cura della persona

    La gestione dei rifiuti per parrucchieri e centri estetici richiede particolare attenzione per la diversità i prodotti utilizzati e delle attrezzature impiegate

    Gestiamo i rifiuti del tuo salone
    Conosciamo le esigenze del tuo salone e ti supportiamo per la gestione dei tuoi rifiuti

    La gestione dei rifiuti per parrucchieri, barbieri e centri estetici richiede particolare attenzione, in quanto la natura dei prodotti è molto diversa tra loro.

    Potremmo avere scarti di prodotti cosmetici, bombolette spray o lamette di rasoi. 

    Lo smaltimento di prodotti cosmetici per parrucchieri ed estetiste

    Alcuni prodotti cosmetici come le tinte per capelli, i contenitori degli smalti e i trucchi, essendo prodotti chimici devono essere smaltiti al pari dei rifiuti sanitari. Pertanto possono essere conferiti nella raccolta dei medicinali scaduti.
    Caso particolare è l’acqua ossigenata professionale per parrucchieri. Questo prodotto risulta altamente pericoloso e non deve essere riversata nel lavandino. Se non terminata, l’acqua ossigenata da smaltire deve essere correttamente conferita alle isole ecologiche presenti in ogni città.

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      Lo smaltimento di contenitori vuoti per parrucchieri ed estetiste

      I contenitori vuoti di shampoo, balsamo, creme e unguenti possono essere assimilati ai rifiuti solidi urbani.
      Dunque una volta terminato il prodotto, è necessario ripulire correttamente il contenitore. Successivamente questo può essere smaltito mediante la tradizionale raccolta differenziata a seconda che si tratti di confezioni in plastica, carta o cartone, alluminio o di materiale non riciclabile. 
      Le bombolette di lacca o deodorante spray devono essere invece conferite avviate al processo di smaltimento mediante gli appositi operatori in quanto risultano essere rifiuti pericolosi.

      Lo smaltimento di aghi e lamette per parrucchieri ed estetiste

      La tipologia di rifiuti più particolare da gestire sono gli aghi e le lamette, che diventano rifiuti pericolosi a rischio infettivo in quanto taglienti e pungenti. 
      In questo caso è necessario utilizzare un apposito contenitore rigido e resistente che non permetta la fuoriuscita del rifiuto tagliente in modo da evitare infortuni accidentali da parte degli operatori addetti alla raccolta, smistamento e smaltimento di questi materiali.

      Se hai ancora dei dubbi e non sai come gestire i rifiuti del tuo salone o del tuo centro estetico, contatta i nostri consulenti per studiare insieme a loro la soluzione più idonea alle tue esigenze. 

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      Negozi e uffici
      Negozi e uffici

      I rifiuti da attività commerciali e d'ufficio sono per lo più costituiti da imballaggi in carta, cartone e plastica e documenti sensibili, che devono essere correttamente trattati.

      Gestiamo i rifiuti della tua impresa
      Conosciamo le esigenze del tuo negozio o ufficio e ti supportiamo per la gestione dei tuoi rifiuti

      I rifiuti da attività commerciali sono rappresentati per lo più dagli scarti degli imballaggi e confezioni, mentre gli uffici producono un grande quantitativo di documenti sensibili e contabili da smaltire.

      Gli imballi quando rappresentano grandi quantitativi di rifiuti non possono essere assimilati ai rifiuti urbani, ma devono essere conferiti alle aziende specializzate nella gestione dei rifiuti speciali. I materiali provenienti da un imballaggio riciclabile possono essere la plastica, il cartone, i materiali ferrosi e il legno.

      Per supportare le aziende nella gestione operativa di grandi quantitativi di rifiuti da imballaggi, come avviene per i centri commerciali, possiamo fornire container scarrabili per il deposito temporaneo di materiali da avviare al riciclo.

      Le attività di ufficio producono notevoli quantità di documenti sensibili e contabili che periodicamente devono essere distrutti nel rispetto della normativa sulla privacy. Ci occupiamo della distruzione documenti cartacei che provengono dall’ordinaria attività d’ufficio, come i documenti contabili o quelli contenenti dati sensibili di clienti, fornitori e collaboratori. Inoltre svolgiamo attività di ritiro e smaltimento archivi cartacei che possono contenere notevoli quantità di dati sensibili da distruggere per il rispetto della privacy.

      Un’altra tipologia di rifiuto proveniente dalle attività d’ufficio è quella relativa alla dismissione di computer, stampanti, toner e cartucce, mantenitori di corrente, hard disk esterni o modem. I cosiddetti RAEE devono essere conferiti ad azienda abilitate allo smaltimento di questa tipologia di rifiuto.

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        Servizi per aziende commerciali ed uffici

        I servizi Gasparetti dedicati alle aziende commerciali e alle attività d’ufficio possono essere:

        • noleggio container scarrabili per grandi quantitativi di imballi
        • ritiro e smaltimento rifiuti da imballaggio in plastica, carta, cartone, vetro o materiali metallici
        • ritiro e distruzione documenti contabili
        • ritiro e distruzione documenti sensibili
        • ritiro e distruzione archivi cartacei
        • ritiro e smaltimento RAEE
        RAEE
        Rifiuti provenienti da computer, stampanti, cellulari, parti elettriche o attrezzature elettroniche
        Smaltimento rifiuti Raee
        Documenti sensibili
        Distruzione di documenti amministrativi e fiscali che contengono informazioni sensibili
        distruzione-documenti-sensibili
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        Rottami
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        Gestiamo i rifiuti ferrosi e metallici della tua impresa edile
        Conosciamo le esigenze della tua impresa e ti supportiamo per la gestione dei rottami

        I rottami ferrosi e metallici rappresentano una particolare tipologia di rifiuto speciale che, se non adeguatamente gestita, rischia di impattare notevolmente sui costi e sulla logistica aziendale.

        Il deposito temporaneo dei rottami all’interno dell’azienda produttrice del rifiuto deve rispettare norme specifiche che richiedono l’utilizzo di contenitori idonei, l’identificazione chiara del rifiuto e un’area ben definita e chiaramente indicata. Va inoltre tenuto, come per gli altri rifiuti speciali, il registro di carico e scarico dei rifiuti e devono essere emessi i formulari per il conferimento al recupero.

        I rottami metallici provengono da qualsiasi tipo di industria e sono rappresentati da scarti o residui di produzione o dalla dismissione e rottamazione di impianti, veicoli o strutture metalliche o dallo smaltimento degli imballaggi, come ad esempio i barattoli metallici nelle aziende alimentari.

        Il recupero rottami ferrosi e metallici è molto importante per l’economia e per l’ambiente in quanto i materiali metallici possono essere riciclato infinite volte e con una percentuale pari al 100%.

        I rifiuti da materiali ferrosi e non ferrosi vengono triturati e lavorati per essere trasformati in materie prime seconde con le stesse caratteristiche qualitative delle materie prime originarie.

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          I servizi per i rottami ferrosi

          Gasparetti supporta la tua azienda nella gestione del recupero sia a livello amministrativo che operativo, offrendo servizi altamente specializzati e appositamente studiate in base alle tue esigenze aziendali. Sono solo alcuni esempi:
          • Noleggio container scarrabili per grandi quantitativi di rottami, in modo da agevolare anche la fase di ritiro del rifiuto.
          • Servizio di microraccolta dei rifiuti per quantitativi esigui.
          • Supporto per gli adempimenti previsti dalla normativa sul deposito temporaneo dei rifiuti.
          • Possibilità di emissione del formulario FIR in nome e per conto del produttore del rifiuto.
          • Ritiro rottami ferrosi e metallici e trasporto nel rispetto della normativa vigente.
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          Batterie usate
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          Gestiamo lo smaltimento delle tue batterie usate
          Conosciamo le esigenze della tua impresa e ti supportiamo per la gestione e smaltimento delle batterie usate

          Le batterie usate possono essere molto inquinanti e nocive per l’uomo e per l’ambiente in quanto contengono metalli pesanti.

          Per questo motivo è necessario seguire norme specifiche al fine di effettuare uno smaltimento corretto e sicuro. In particolare il D.Lgs. 188/08 vieta lo smaltimento in discarica o l’incenerimento delle batterie esauste, ma per poter comprendere come vengono smaltite è necessario distinguere tra gli accumulatori al piombo e le comuni pile.

          Infatti, per poter essere avviate allo smaltimento pile esauste e batterie al piombo usate devono essere separate per tipologia e per caratteristiche chimiche.

          Smaltimento batterie al piombo

          Le batterie al piombo vengono utilizzate nei mezzi di trasporto o nei generatori di corrente e contengono, oltre al piombo, l’acido solforico, liquido molto corrosivo e potenzialmente tossico, senza considerare l’involucro di plastica non biodegradabile. Per questo le batterie usate per auto e gruppi di continuità devono seguire una determinata procedura per il corretto smaltimento, il quale viene suddiviso in fasi:

          • frantumazione;
          • fusione;
          • raffinazione.

          Nel corso della prima fase di frantumazione le batterie vengono sminuzzate mediante appositi macchinari composti da mulini a martelli. I materiali risultati vengono divisi in acido solforico, plastica, griglie metalliche e parte metallica in piombo.

          L’acido solforico viene avviato allo smaltimento mediante neutralizzazione, le parti plastiche e metalliche non piombose vengono avviate a riciclo, mentre la parte metallica fine, comunemente denominata “pastello” viene avviata alla seconda fase, quella di fusione.

          La fase di fusione avviene nei forni rotativi a 800-1000 °c e permette, mediante l’aggiunta di reagenti, di trasformare il solfato e l’ossido di piombo in piombo metallo. Il prodotto di questa fase, il cosiddetto “piombo d’opera” viene poi avviato alla raffinazione per ottenere piombo raffinato o leghe di piombo a seconda dell’utilizzo che se ne deve fare.

          Siamo attrezzati per il trasporto e lo stoccaggio delle batterie auto usate e tutte le batterie al piombo esauste, le quali vi saranno remunerate in base alla quotazione del listino mercuriale in vigore al momento del carico.

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            Smaltimento pile

            Sono considerate batterie primarie tutte le pile non ricaricabili e una volta esaurite possono essere smaltite con recupero dei materiali mediante due procedimenti.

            Il metodo pirometallurgico prevede la macinazione, l'allontanamento del ferro mediante calamite e la cottura della polvere residuale in apposite fornaci al fine di catturare il mercurio, il cadmio e lo zinco dai fumi e le leghe ferrose dal materiale fuso.

            Lo smaltimento batterie esauste mediante il metodo idrometallurgico prevede il recupero di tutti i materiali e per questo viene indicato come smaltimento "zero waste". In particolare lo zinco e il biossido di manganese ottenuti da questo processo vengono utilizzati per la produzione di nuove pile.

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            Sono considerate batterie primarie tutte le pile non ricaricabili e una volta esaurite possono essere smaltite con recupero dei materiali mediante due procedimenti.

            Il metodo pirometallurgico prevede la macinazione, l’allontanamento del ferro mediante calamite e la cottura della polvere residuale in apposite fornaci al fine di catturare il mercurio, il cadmio e lo zinco dai fumi e le leghe ferrose dal materiale fuso.

            Lo smaltimento batterie esauste mediante il metodo idrometallurgico prevede il recupero di tutti i materiali e per questo viene indicato come smaltimento “zero waste”. In particolare lo zinco e il biossido di manganese ottenuti da questo processo vengono utilizzati per la produzione di nuove pile.

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            Sanitario e Ospedaliero
            Sanitario e Ospedaliero

            Lo smaltimento rifiuti sanitari richiede una corretta identificazione e gestione dei rifiuti ospedalieri, in ogni fase del processo.

            Gestiamo i rifiuti della tua azienda sanitaria
            Conosciamo le esigenze della tua azienda sanitaria e ti supportiamo per la gestione dei tuoi rifiuti

            La gestione o lo smaltimento dei rifiuti sanitari sono disciplinati dal DPR 254/2003 a norma dell’articolo 24, L.179/2002.

            Tale decreto impone che i rifiuti sanitari vengano gestisti in modo da ridurne al minimo la pericolosità per l’ambiente e la salute umana. Questo avviene anche nell’ottica di incentivare tutte le pratiche di riciclo, reimpiego e il recupero, limitando così lo smaltimento.

            Per seguire tali indicazioni chi si occupa della gestione dei rifiuti, in questo caso l’operatore socio sanitario (OSS) deve essere adeguatamente formato circa le modalità di separazione dei rifiuti e di scelta preliminare dei materiali. Ad esempio è opportuno che i rifiuti assimilabili agli urbani vengano raccolti mediante le comuni norme della raccolta differenziata.

            In una struttura sanitaria possiamo trovare molteplici tipologie di rifiuti, che possono essere raggruppati, come indicato nel decreto già citato, in questo modo:

            • i rifiuti sanitari non pericolosi;
            • i rifiuti sanitari assimilati ai rifiuti urbani (es. rifiuti da attività di ristorazione o giardinaggio);
            • i rifiuti sanitari pericolosi non a rischio infettivo;
            • i rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo;
            • i rifiuti sanitari che richiedono particolari modalità di smaltimento;
            • i rifiuti da esumazioni e da estumulazioni, nonché i rifiuti derivanti da altre attività cimiteriali, esclusi i rifiuti vegetali provenienti da aree cimiteriali;
            • i rifiuti speciali, prodotti al di fuori delle strutture sanitarie, che come rischio risultano analoghi ai rifiuti pericolosi a rischio infettivo, con l’esclusione degli assorbenti igienici.

            I rifiuti sanitari non pericolosi comprendono i materiali taglienti inutilizzati, farmaci scaduti e sostanze chimiche di scarto.

            I rifiuti sanitari pericolosi non a rischio infettivo comprendono tutti i rifiuti pericolosi provenienti da strutture sanitarie non contaminati. Il DPR 254/2003 include in questa categoria gli oli lubrificanti dei macchinari, le batterie al piombo utilizzate dai generatori e alcuni medicinali pericolosi.

            I rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo comprendono tutti i rifiuti che “provengono da ambienti di isolamento infettivo nei quali sussiste un rischio di trasmissione biologica aerea”, che “siano venuti a contatto con qualsiasi liquido biologico secreto od escreto dei pazienti isolati”, che siano contaminati da liquidi biologici infetti, oltre ai rifiuti provenienti da attività veterinaria contaminati da agenti patogeni per l’uomo o per gli animali o che siano venuti a contatto con qualsiasi liquido biologico secreto od escreto per il quale esiste un rischio di patologia trasmissibile attraverso tali liquidi.

            Vengono classificati come rifiuti sanitari che richiedono particolari modalità di smaltimento tutti i farmaci scaduti, i medicinali citotossici, alcune parti anatomiche e le sostanze stupefacenti.

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              Sterilizzazione e smaltimento rifiuti sanitari a rischio infettivo

              Tutti i rifiuti a rischio infettivo devono essere sterilizzati prima di essere smaltiti. Per agevolare il processo di gestione rifiuti sanitari gli impianti di sterilizzazione possono essere ubicati all’interno della struttura sanitaria stessa. Gli impianti di sterilizzazione che si trovano all’interno delle strutture sanitarie non necessitano di autorizzazione prevista dagli articoli 208 e 209 del D.Lgs. 152/2006, ma possono essere utilizzati solo per i rifiuti prodotti dalla struttura sanitaria stessa, di cui fanno parte anche le strutture fisicamente distanti, ma che fanno capo ad essa. L’attivazione degli impianti deve essere denunciata ai competenti uffici provinciali che ne eseguono le verifiche periodiche. Oltre alla tenuta dei registri di carico e scarico dei rifiuti, gli impianti di sterilizzazione devono tenere anche un registro progressivamente numerato in cui vengono indicati il numero identificativo del ciclo di sterilizzazione, la data, la quantità dei rifiuti sottoposti a sterilizzazione e la tipologia degli stessi. La movimentazione e il deposito temporaneo che precedono lo smaltimento rifiuti sanitari infetti sono soggetti a specifiche norme di imballo:
              • i rifiuti sanitari a rischio infettivo non taglienti o pungenti devono essere inseriti in un imballo che può essere anche flessibile, riportante la dicitura “rifiuti sanitari a rischio infettivo” e il logo di riferimento del rischio;
              • i rifiuti sanitari a rischio infettivo taglienti o pungenti devono essere inseriti in un imballo rigido e resistente a lacerazione , che riporta la dicitura “rifiuti sanitari a rischio infettivo taglienti e pungenti”;
              • entrambi gli imballi devono essere inseriti in un ulteriore imballo esterno rigido, che a differenza dei due precedenti può essere riutilizzato a seguito di disinfezione. Anche questo imballo deve recare la scritta “rifiuti sanitari a rischio infettivo”.
              I rifiuti sanitari sterilizzati possono essere movimentati, temporaneamente depositati e trasportati mediante l’utilizzo di appositi imballi monouso anche flessibili, che riportano la dicitura “rifiuti sanitari sterilizzati” e la data di sterilizzazione. Le altre disposizioni applicate sono le stesse che riguardano i rifiuti speciali non pericolosi.

              Smaltimento farmaci scaduti

              Particolare attenzione meritano i farmaci scaduti, i quali contengono principi attivi che possono inquinare la discarica. Inoltre, gli antibiotici possono incrementare la proliferazione di alcuni virus e microbi pericolosi per l’ambiente e per la salute dell’uomo.

              Il corretto smaltimento dei farmaci scaduti prevede l’incenerimento o l’inertizzazione in contenitori ermetici.

              Smaltimento altre tipologie di rifiuti in ambiente ospedaliero

              All’interno delle strutture ospedaliere vengono generate anche altre tipologie di rifiuti speciali.

              Le apparecchiature e le strumentazioni elettroniche in dotazione ai vari reparti, oltre ai comuni pc, stampanti e telefoni devono essere correttamente smaltiti come RAEE.

              Inoltre, nelle strutture sanitarie, ospedaliere e di accoglienza in generale sono presenti documenti sensibili dei pazienti, come cartelle cliniche e fogli di trattamento sanitario che non possono essere avviati allo smaltimento come rifiuti assimilabili agli urbani, ma devono essere avviati a distruzione nel rispetto della vigente normativa sulla privacy.

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              Offriamo una gamma completa di servizi per la gestione, il trasporto e lo smaltimento o recupero dei rifiuti speciali. 

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              All'inerno del nostro impianto procediamo alla divisione dei vari materiali.

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              Analizziamo i materiali che costituiscono i rifiuti e scegliamo la destinazione più idonea.

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              L’olio esausto rappresenta un rifiuto speciale generato da diverse tipologie di aziende. Per gestire correttamente il rifiuto è necessario conoscere la tipologia di olio esausto trattato ed effettuare una corretta identificazione del codice CER di riferimento.

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                Recupero olio esausto lubrificante

                Gli oli lubrificanti minerali o sintetici sono rifiuti speciali pericolosi in quanto si tratta di materiali non biodegradabili e non organici. Ad esempio possono penetrare nel terreno e inquinare le falde acquifere rendendo l’acqua non potabile. Per questo motivo è necessario gestire correttamente il rifiuto prima di avviarlo allo smaltimento mediante aziende autorizzate.

                Gli oli esausti lubrificanti sono prodotti da diverse tipologie di attività: attività meccaniche, industrie produttive o anche strutture sanitarie che li utilizzano per la lubrificazione di strumenti e macchinari.

                Questa tipologia di oli viene smaltita mediante tre metodi.

                • Rigenerazione: processo chimico e fisico che consente di trasformare il rifiuto in una base lubrificante rigenerata.
                • Combustione: quando l’olio non può essere rigenerato, viene utilizzato come combustibile in impianti autorizzati. Questi impianti lavorando ad alte temperature neutralizzano la parte inquinante dell’olio e sono dotati di appositi filtri che catturano le emissioni dannose.
                • Termodistruzione: se l’olio esausto è talmente inquinato da non permettere la rigenerazione o la combustione, viene smaltito mediante termodistruzione. Gli impianti autorizzati alla termodistruzione sono sottoposti a rigidi controlli e devono rispettare determinate norme ambientali.

                Lo stoccaggio e il successivo conferimento dell’olio al consorzio ci permette di poter ritirare gli oli esausti gratuitamente.

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                Gestiamo i tuoi rifiuti RAEE
                Recuperiamo e smaltiamo i rifiuti RAEE della tua azienda.
                In ogni azienda sono presenti apparecchiature e computer che giunti al termine della loro vita rappresentano RAEE professionali che devono essere adeguatamente smaltiti nel rispetto dell’ambiente e della normativa vigente in materia di rifiuti. Gasparetti snc, si occupa della gestione dei RAEE, i cosiddetti rifiuti da apparecchiature elettroniche ed elettriche, quelle apparecchiature che per il loro funzionamento hanno avuto bisogno di correnti elettriche o di campi elettromagnetiche, come ad esempio:
                • Grandi elettrodomestici
                • Piccoli elettrodomestici
                • Apparecchiature informatiche e per telecomunicazioni (PC, smartphone, attrezzature ospedaliere…)
                • Apparecchiature di illuminazione
                • Giocattoli e apparecchiature per lo sport e tempo libero
                • Dispositivi elettronici medici (ad eccezione dei prodotti impiantati ed infetti)
                • Distributori automatici
                • Strumenti elettrici ed elettronici
                La gestione e lo smaltimento dei RAEE viene disciplinata dalla direttiva europea 2012/19/eu, che fornisce agli stati membri della comunità europea le linee guida per la gestione dei RAEE, recepita in Italia con il D.lgs n49 del 14 marzo 2014 e correlati. Secondo tale normativa viene introdotta la cosiddetta responsabilità estesa del produttore che stabilisce l’obbligo per i produttori ed i distributori di finanziare il recupero e il riciclo dei prodotti immessi sul mercato. La stessa normativa introduce delle misure preventive per la produzione dei rifiuti RAEE, cercando anche di favorire il loro reimpiego, riciclo e recuperò, così da diminuire le quantità di rifiuti da smaltire. La stessa normativa obbliga il produttore a:
                • Registrarsi nel Registro dei produttori AEE;
                • Registrarsi al portale del Centro di Coordinamento RAEE;
                • Apporre il marchio di identificazione del produttore ed il simbolo del cassonetto barrato sull’AEE e del Produttore a norma UNI;
                • Dichiarare annualmente i prodotti AEE immessi nel mercato italiano entro il 30 aprile dall’anno successivo;
                • Incaricare i rifiuti ad impianti adeguati al trattamento.
                I produttori del rifiuto RAEE si devono occupare di gestire le operazioni di trasferimento dei rifiuti presso un idoneo centro di trattamento, la gestione di questi rifiuti considera il carico su automezzi, il trasporto, lo scarico e lo stoccaggio. I rifiuti vengono poi inviati ai centri di trattamento così da recuperare le materie riciclabili e smaltire le materie non riciclabili. Gli impianti di trattamento deve essere opportunamente attrezzato per:
                • Trattare lo specifico flusso di apparecchiature dismesse;
                • Identificare e gestire le componenti pericolose che devono essere rimosse preventivamente alla fase di trattamento.
                L’impianto deve essere dotato di aree adibite allo stoccaggio temporaneo dei RAEE, realizzate nel rispetto dei requisiti indicati al decreto legislativo 13 gennaio 2003, n. 36, di attuazione della direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti. Nell’impianto devono essere distinte le aree di stoccaggio dei rifiuti in ingresso da quelle utilizzate per lo stoccaggio dei rifiuti in uscita e dei materiali da avviare a recupero
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                  Trattamento e recupero RAEE

                  I rifiuti elettronici possono contenere sostanze come metalli pesanti pericolose per l’ambiente se non smaltite in maniera adeguata. Ad esempio i comuni computer che si trovano in ogni azienda possono contenere piombo e cadmio, metalli altamente pericoloso per l’ambiente e per l’uomo se smaltiti in modo errato.

                  Per questo motivo è necessario che i RAEE, prima di essere smaltiti o recuperati, vengano trattati in appositi centri autorizzati ed adeguati al decreto RAEE 49/2014 al fine di separare i materiali e avviare ognuno di essi al recupero, al riciclo o allo smaltimento.

                  Dai RAEE possono essere riutilizzati diverse tipologie di materiali in quanto contengono metalli preziosi come oro e argento, il vetro, la plastica, l’alluminio, il ramo e l’acciaio.

                  In genere i RAEE professionali per essere riciclati vengono suddivisi in due macrocategorie, i rifiuti elettronici contenenti display, luci, LCD o vetri catodici, da cui è possibile recuperare motori, schede elettroniche, batterie e i RAEE senza corpi di illuminazione da cui è possibile recuperare ferro, acciaio, cromo, manganese, alluminio, latta, cavi, rame e plastica.

                  Questi materiali recuperati dai RAEE possono poi essere riutilizzati grazie all’economia circolare, ad esempio 5 lavatrici riciclate possono dar vita ad una bicicletta, mentre 50 computer possono essere trasformati in una fede d’oro di 10 grammi.

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                  Gestione rifiuti officina meccanica e carrozzieri: sono coinvolti sia rifiuti pericolosi che non pericolosi, per questo sono necessari partner professionali

                  Gestiamo i rifiuti della tua officina
                  Conosciamo le esigenze della tua officina e carrozzeria e ti supportiamo per la gestione dei tuoi rifiuti

                  La gestione dei rifiuti in officina meccanica, carrozzeria, elettrauto o gommista coinvolge diverse tipologie di rifiuti che vanno dai lubrificanti esausti e i filtri olio, gasolio e aria, agli stracci sporchi di olio, dalle lampadine alle batterie al piombo, dai rottami ferrosi alle vernici.

                  Ognuno di questi rifiuti deve essere gestito e trattato in modo differente a seconda delle classi di pericolosità e della tipologia di smaltimento o recupero imposta dalla normativa.

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                    Lo stoccaggio dei rifiuti per gli autoriparatori

                    Lo stoccaggio dei rifiuti deve essere fatto in appositi recipienti idonei che vengono sviluppati tenendo in considerazione le caratteristiche del singolo rifiuto. 

                    Gli oli esausti, ad esempio, devono essere stoccati in contenitori con doppia camera o un bacino di contenimento in modo da poter raccogliere le perdite in caso di rottura del serbatoio principale.

                    I filtri olio e gasolio, invece, devono essere opportunamente svuotati prima di essere stoccati in contenitori con coperchio e indicazione esterna della tipologia di rifiuto.

                    Altre tipologie di rifiuto che possiamo trovare all’interno dell’area stoccaggio delle officine meccaniche e dei carrozzieri sono le batterie esauste al piombo, le lampadine, i contenitori di vernice, le bombolette spray, i rottami ferrosi e non ferrosi o gli imballi dei ricambi nuovi.

                    La numerosità e diversità dei rifiuti prodotti rende la gestione e lo stoccaggio complessi e sarebbe utile farsi affiancare da un partner professionale e preparato.
                    Ognuno di questi rifiuti deve essere gestito e trattato in modo differente a seconda delle classi di pericolosità e della tipologia di smaltimento o recupero imposta dalla normativa.

                    Il trasporto dei rifiuti provenienti da officine meccaniche e carrozzieri

                    Lo stoccaggio dei rifiuti deve essere fatto in appositi recipienti idonei che vengono sviluppati tenendo in considerazione le caratteristiche del singolo rifiuto. 

                    Gli oli esausti, ad esempio, devono essere stoccati in contenitori con doppia camera o un bacino di contenimento in modo da poter raccogliere le perdite in caso di rottura del serbatoio principale.

                    I filtri olio e gasolio, invece, devono essere opportunamente svuotati prima di essere stoccati in contenitori con coperchio e indicazione esterna della tipologia di rifiuto.

                    Altre tipologie di rifiuto che possiamo trovare all’interno dell’area stoccaggio delle officine meccaniche e dei carrozzieri sono le batterie esauste al piombo, le lampadine, i contenitori di vernice, le bombolette spray, i rottami ferrosi e non ferrosi o gli imballi dei ricambi nuovi.

                    La numerosità e diversità dei rifiuti prodotti rende la gestione e lo stoccaggio complessi e sarebbe utile farsi affiancare da un partner professionale e preparato.
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                    Il trasporto dei rifiuti non può avvenire in autonoma e, secondo la normativa in vigore, è necessario affidare questo servizio ad aziende autorizzate alla movimentazione di quel determinato codice CER. 

                    È consigliabile verificare opportunamente le autorizzazioni delle aziende a cui viene affidato il trasporto, in quanto l’autorizzazione per un codice CER non ne conferisce automaticamente un altra.

                    Lo smaltimento e il recupero dei rifiuti

                    A seconda del codice CER e, dunque, della tipologia di rifiuto i materiali vengono smaltiti o recuperati per re-immettere le materie prime all’interno dei vari cicli produttivi sfruttando l’economia circolare. 

                    I rifiuti che in genere vengono recuperati sono i rottami, l’olio esausto e le batterie al piombo. Al contrario, i filtri olio e gasolio devono essere bonificati e smaltiti.

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                    Rifiuti oleosi dovuti ad attrezzature, macchinari o macchine di movimentazione merci
                    olio esausto
                    Rottami
                    Recupero e smaltimento di rottami ferrosi e metallici provenienti dal processo di riparazione
                    rottami ferrosi e metallici
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                    Rifiuti provenienti da computer, stampanti, cellulari, parti elettriche o attrezzature elettroniche
                    Smaltimento rifiuti Raee
                    Documenti sensibili
                    Distruzione di documenti amministrativi e fiscali che contengono informazioni sensibili
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                    Gestiamo la distruzioni dei tuoi documenti sensibili
                    Conosciamo le esigenze della tua impresa e ti supportiamo nella distruzione dei documenti sensibili in linea con la normativa sulla privacy

                    La distruzione dei documenti contabili o documenti contenenti dati sensibili è un servizio che rispetta quanto stabilito dalla legge sulla privacy 193/2003 che tutela la privacy aziendale. Questa legge sancisce che tutti i soggetti che trattano dati debbano operare mediante idonee e preventive misure di sicurezza che valgano a ridurre al minimo i rischi di distruzione o perdita anche accidentale dei dati stessi.

                    Sono un esempio di documenti da archivio:

                    • contabili di pagamento;
                    • anagrafiche clienti;
                    • contratti di fornitura di beni o servizi;
                    • informazioni riservate.

                    La distruzione documenti: cosa dice la normativa

                    Il 25 maggio 2018 sono cambiate le norme dell’Unione europea riguardanti la protezione dei dati, grazie all’entrata in vigore del Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR).

                    Questo cambiamento interessa tutte le aziende, occorre porre attenzione alla protezione, conservazione e allo smaltimento dei documenti riservati. Ogni comune foglio di carta che contiene possibili dati sensibili del cliente, come codice fiscale, numero di telefono o email personale, deve necessariamente seguire la procedura di smaltimento dettata dalla normativa relativa alla distruzione documenti sensibili.

                    Una violazione delle norme contenute nel Codice relativo ai dati personali mette il titolare dell’azienda davanti una triplice responsabilità:

                    • Penale ai sensi dell’art. 169, c.1;
                    • Civile ai sensi dell’art. 15
                    • contratti di fornitura di beni o servizi;
                    • Amministrativa ai sensi dell’art. 160/162, c. 1/162, c. 3/164, c. 2/164, c. 3/164, c. 4
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                      Il corretto metodo per la distruzione dei documenti

                      Le aziende che producono documenti contabili, fiscali, amministrativi o con informazioni riservate, devono obbligatoriamente per legge possederli in azienda per almeno 10 anni. L’eliminazione dei documenti contabili è necessaria per:
                      • Evitare di intercorrere in problemi di tipo legale
                      • Proteggere i segreti commerciali aziendali
                      • Garantire ai propri clienti la riservatezza e la tutela dei loro dati personali
                      Il servizio di distruzione documenti cartacei contenenti dati sensibili avviene attraverso il processo di triturazione di tutto il materiale. Il macero una volta triturato viene poi pressato e vengono create delle balle, per essere facilmente stoccato e destinato al riciclo. La distruzione di rifiuti sensibili è una questione da non sottovalutare, poiché per quanto riguarda queste tipologie di rifiuti contenenti documenti sensibili, la responsabilità dell’azienda produttrice di questi rifiuti non termina con la semplice eliminazione del documento cartaceo, ma prosegue con la gestione del rifiuto contente dati sensibili, per questo è opportuno gestire correttamente queste tipologie di rifiuto. Il ritiro del rifiuto avviene con automezzi appositi autorizzati, che trasporteranno il materiale presso il centro di triturazione. Una volta effettuata la distruzione dei documenti sensibili viene rilasciata una certificazione di corretto trasporto e gestione fino allo smaltimento.
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                      servizi gestione rifiuti industriali
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                      Offriamo una gamma completa di servizi per la gestione, il trasporto e lo smaltimento o recupero dei rifiuti speciali. 

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                      Il metodo Gasparetti
                      01
                      In base alle tue esigenze e ai rifiuti tipici della tua azienda scegliamo contenitori e operazioni di stoccaggio idonee.
                      02
                      Organizziamo il ritiro e il trasporto dei rifiuti dalla tua sede ai nostri depositi.

                      03
                      All'inerno del nostro impianto procediamo alla divisione dei vari materiali.

                      04
                      Analizziamo i materiali che costituiscono i rifiuti e scegliamo la destinazione più idonea.

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