Le pile non ricaricabili o batterie primarie, sono utilizzabili in dispositivi come telecomandi e orologi. Una volta esaurite, possono essere smaltite recuperando i materiali attraverso due metodi distinti: il pirometallurgico e l’idrometallurgico, che può esser considerato pienamente un processo “zero waste”
Il metodo pirometallurgico prevede diverse fasi:
- macinazione del materiale
- separazione del ferro mediante l’utilizzo di magneti
- Il materiale ridotto in polvere viene trattato in fornaci ad alta temperatura, separando così le leghe ferrose dal materiale fuso
Come avviene il processo “Zero Waste” di riciclo delle pile?
Il metodo idrometallurgico permette il recupero di tutti i materiali presenti nelle pile esauste, rendendolo appieno un processo di smaltimento “zero waste”.
Il processo di smaltimento delle pile idrometallurgico prevede un trattamento preliminare delle pile, la separazione dei componenti solubili dalla massa solida, la purificazione dei materiali estratti, la separazione e il recupero di zinco metallico e diossido di manganese e infine il trattamento delle soluzioni per poter recuperare i reagenti e l’acqua utilizzati nel processo.
Cosa si ricava dal riciclo delle pile “zero waste”?
Il metodo idrometallurgico permette di recuperare tutti i materiali e le sostanze utilizzate nel processo di riciclo.
In particolare lo zinco metallico e il diossido di manganese possono essere utilizzati per la fabbricazione di nuove pile, mentre i reagenti e l’acqua vengono impiegati in nuovi processi di riciclo.