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Mese: Gennaio 2024
Riciclo pile esauste: un’opportunità per la sfida Zero Waste

Le pile non ricaricabili o batterie primarie, sono utilizzabili in dispositivi come telecomandi e orologi. Una volta esaurite,  possono essere smaltite recuperando i materiali attraverso due metodi distinti: il pirometallurgico e l’idrometallurgico, che può esser considerato pienamente un processo “zero waste” 

Il metodo pirometallurgico prevede diverse fasi:

  • macinazione del materiale
  • separazione del ferro mediante l’utilizzo di magneti
  • Il materiale ridotto in polvere viene trattato in fornaci ad alta temperatura, separando così le leghe ferrose dal materiale fuso

Come avviene il processo “Zero Waste” di riciclo delle pile?

Il metodo idrometallurgico permette il recupero di tutti i materiali presenti nelle pile esauste, rendendolo appieno un processo di smaltimento “zero waste”. 

Il processo di smaltimento delle pile idrometallurgico prevede un trattamento preliminare delle pile, la separazione dei componenti solubili dalla massa solida, la purificazione dei materiali estratti, la separazione e il recupero di zinco metallico e diossido di manganese e infine il trattamento delle soluzioni per poter recuperare i reagenti e l’acqua utilizzati nel processo. 

Cosa si ricava dal riciclo delle pile “zero waste”?

Il metodo idrometallurgico permette di recuperare tutti i materiali e le sostanze utilizzate nel processo di riciclo. 

In particolare lo zinco metallico e il diossido di manganese possono essere utilizzati per la fabbricazione di nuove pile, mentre i reagenti e l’acqua vengono impiegati in nuovi processi di riciclo.

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    Smaltimento batterie al piombo: la corretta procedura

    Lo smaltimento responsabile delle batterie al piombo esauste è di vitale importanza per proteggere l’ambiente e la salute umana.

    I trattamenti, a cui sono sottoposte, mirano a due obiettivi principali: la prevenzione dell’inquinamento e il recupero di materiali preziosi. Le batterie contengono sostanze tossiche come il piombo, che può danneggiare il territorio e l’uomo se viene smaltito in modo improprio. Inoltre la quasi totalità dei materiali che compongono le batterie al piombo possono essere riciclati o recuperati. 

    Di fatti, con il 97% di materiali recuperabili, lo smaltimento delle batterie esauste al piombo permette di attivare un processo di economia circolare che permette un abbassamento dei costi di produzione e dello sfruttamento del sottosuolo per l’estrazione delle materie prime.

    Come si smaltiscono le batterie al piombo?

    Lo smaltimento delle batterie al piombo deve necessariamente seguire un iter procedurale predefinito. In particolare lo smaltimento si divide nei seguenti step

    Smaltimento batterie al piombo: la frantumazione

    In questa prima fase di smaltimento, le batterie al piombo vengono frantumate mediante l’utilizzo di appositi macchinari, ottenendo tutti i materiali triturati.

    I materiali ottenuti vengono poi attentamente esaminati per separare le parti in plastica, il metallo e l’acido solforico. La plastica viene reimmessa nella produzione come materia prima, mentre l’acido solforico viene neutralizzato per essere reimmesso nell’economia circolari con vari scopi. Il piombo, invece viene inviato alla successiva fase di smaltimento. 

    Smaltimento batterie al piombo: la fusione

    Nel corso della seconda fase di smaltimento il piombo, ottenuto dal processo di frantumazione, viene fuso a una temperatura compresa tra 800 e 1000° C.

    Questo processo avviene in totale sicurezza, in quanto gli impianti di fusione sono dotati di appositi filtri per il controllo delle emissioni gassose che evitano le emissioni di particelle inquinanti.

    Smaltimento batterie al piombo: la raffinazione

    L’ultimo step dello smaltimento delle batterie al piombo, prevede che il metallo venga inserito in una caldaia impostata ad una temperatura che va dai 350 ai 500 C°. Al termine della raffinazione, il metallo è pronto ad essere reimmesso nella catena produttiva come perfetto prodotto dell’economia circolare.

    Vuoi smaltire correttamente le batterie al piombo della tua azienda? Compila il modulo qui sotto e ti ricontatteremo per un preventivo personalizzato.

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